Sacre armonie e dolori contemporanei: Trapani celebra Scarlatti tra musica e fotografia

Trapani, 14 aprile 2025 - Musica sacra barocca e immagini di sofferenza contemporanea si sono intrecciate domenica sera nella suggestiva cornice della Chiesa del Collegio dei Gesuiti di Trapani, dove l'Ente Luglio Musicale Trapanese ha presentato "Passio Christi per Passionem Mariae", evento celebrativo del 300° anniversario della scomparsa di Alessandro Scarlatti.

Il pubblico ha assistito a un'esperienza multisensoriale e interdisciplinare che ha attraversato i secoli, partendo dalle note settecentesche per giungere a una riflessione sulla condizione umana odierna rappresentata e narrata da un’installazione fotografica. I capolavori "Salve Regina" e "Stabat Mater" hanno risuonato sotto le volte dell'antica chiesa grazie alle intense interpretazioni del soprano Valeria La Grotta e del contralto Antonella Di Giacinto. Con loro, l'Ensemble dell'Ente trapanese, diretto all'organo da Mirco Reina e formato da Zoya Nademlynska e Alice Rosapane ai violini, Giovanna Piacentino al violoncello e Alessio Cordaro al contrabbasso, ha tessuto una trama sonora che ha esaltato le caratteristiche dissonanze e i complessi intrecci polifonici scarlattiani.
A dialogare con la musica, l’installazione fotografica "Stabat Mater del nostro tempo": dieci potenti scatti che si succedevano, cinque da una parte e cinque dall’altra, a creare due braccia ai lati dei musicisti, un ponte visivo tra la Madonna ai piedi della croce e le madri di oggi, testimoni impotenti della sofferenza dei propri figli in contesti di guerra, violenza e malattia.

"La musica di Scarlatti supera la sua contingenza storica, per diventare uno strumento di riflessione sulla condizione dell’uomo contemporaneo," ha spiegato Walter Roccaro, direttore artistico del Luglio Musicale Trapanese. "L'arte barocca conserva una forza comunicativa capace di interrogare ancora profondamente il nostro presente."
L'evento ha anche riportato l'attenzione sul legame tra il compositore e la città siciliana. "Le evidenze documentali che attestano le origini trapanesi di Scarlatti, come la firma 'drepanensis' su alcune partiture autografe, ci permettono oggi di riscoprire e valorizzare questo importante elemento della nostra identità culturale," hanno sottolineato gli organizzatori.
Svoltasi nella Domenica delle Palme, l'iniziativa ha inaugurato la settimana santa trapanese con un momento di elevazione artistica e spirituale. Il tema del dolore materno, fulcro delle composizioni eseguite, ha offerto ai presenti l'opportunità di meditare sul mistero pasquale attraverso la prospettiva mariana, in linea con la tradizione della pietà popolare mediterranea.

L'installazione fotografica rimarrà visitabile fino al 20 aprile presso la Chiesa del Collegio dei Gesuiti a Trapani.