La notte di Halloween con il Luglio Musicale Trapanese
Il Luglio Musicale Trapanese dà il via alla Stagione autunnale e lo fa con una nuova produzione che sarà trasmessa in streaming sulla web tv onTheater la notte di Halloween: domenica 31 ottobre, a partire dalle ore 21, sarà infatti possibile collegarsi per vedere La medium di Giancarlo Menotti, opera in due atti di uno dei compositori del Novecento più rappresentati al mondo, registrata al Teatro Pardo di Trapani in questi giorni.
La regia dello spettacolo è affidata a Cesare Scarton, con le scene di Michele Della Cioppa, i costumi Anna Biagiotti e le luci di Andrea Tocchio; alla guida dell’Orchestra del Luglio Musicale Trapanese ci sarà il direttore d’orchestra Cesare Della Sciucca che concerterà le voci di Sabrina Sanza (Monica), Manuela Custer (Madama Flora), Lucia Filaci (Signora Gobineau), Stefano Marchisio (Signor Gobineau) e Angela Schisano (Signora Nolan), nel ruolo di Toby, l’attore Andrea Sorrentino.
L’opera-thriller ha un doppio legame con Halloween, “la notte più spaventosa dell’anno” della tradizione statunitense: da una parte infatti la vicenda ruota attorno a una seduta spiritica e sfocia in un finale cruento, delineando le atmosfere della festa dedicata all’horror e all’occulto; dall’altra riporta alla genesi dell’opera che venne composta proprio su commissione di un’istituzione americana, la Columbia University, e rappresentata per la prima volta all’Heckscher Theater di New York nel 1946.
«La genesi dell’opera si riallaccia a un’esperienza realmente vissuta nel 1936 dal compositore e dall’amico Samuel Barber che, invitati a cena da una nobildonna inglese – racconta il regista Cesare Scarton – parteciparono a una seduta spiritica organizzata dalla loro ospite per evocare la figlia morta adolescente. Questi ricordi stimolarono Menotti a realizzare un soggetto, per il quale scrisse non solo la musica, ma anche il libretto. Se l’opera ottenne un vivo successo di pubblico, fu però oggetto di non poche riserve da parte di alcuni critici che la bollarono come mero “lavoro ad effetto”, legato a una tradizione tutta rivolta al passato. Critiche smontate da Fedele D’Amico, autore, con l’approvazione dello stesso Menotti, della versione italiana del libretto, scelta per questa esecuzione nella convinzione che solo la perfetta comprensione del testo è in grado di produrre il pieno coinvolgimento del pubblico a cui il musicista mirava. Piuttosto che essere un tardo prodotto della tradizione verista, La medium mette in scena il pirandelliano dissidio tra finzione e realtà, tra fede e ragione, conferendo alla sua protagonista non tanto i tratti dell’approfittatrice senza scrupoli, quanto piuttosto la dimensione di un’eroina tragica, vittima dell’inganno da lei stessa ordito e della misteriosa forza dei propri poteri occulti».
La visione dello spettacolo, proposto con un nuovo allestimento coprodotto con il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona e il Reate Festival promosso dalla Fondazione Flavio Vespasiano di Rieti, avrà il costo di 5 euro.
La trama dell’opera
Monica, figlia della medium Madame Flora, e Toby, uno zingarello muto salvato dalle strade della città, giocano tra di loro, ma vengono interrotti dall’arrivo di Madame Flora, o “Baba” come si fa chiamare, che li rimprovera violentemente per non aver preparato la seduta spiritica di quella notte. Ben presto arrivano i clienti, gli abituali signori Gobineau e la signora Nolan, vedova, che partecipa per la prima volta. Si svolge una falsa seduta spiritica, in cui la signora Nolan crede di parlare con la figlia morta a sedici anni, mentre in realtà si tratta di Monica nascosta dietro un paravento. È poi la volta dei signori Gobineau che “comunicano” con il figlio morto a due anni, la cui voce è sempre riprodotta da Monica. All’improvviso, Baba sente una mano stringerle la gola ed è invasa dal terrore. Dopo aver mandato via gli ospiti, incolpa Toby di averle procurato quello spavento. Nel tentativo di calmarne la rabbia, Monica canta una ninna nanna, ma un nuovo terrore invade Baba che crede di udire una voce misteriosa. La paura la induce a recitare un’Ave Maria, mentre Monica riprende la sua ninna nanna. Uscita di casa Baba, Toby mette in scena uno spettacolo di marionette per Monica, nel quale emerge l’affetto che li lega. Ritorna Baba che, approfittando dell’assenza della figlia, sottopone Toby a un incalzante interrogatorio per sapere se sia stato lui ad averle toccato la gola. Il silenzio del ragazzo muto, che non può rispondere alle domande, eccita ancor più la sua furia che si interrompe solo con il ritorno dei signori Gobineau e della signora Nolan che chiedono un’altra seduta spiritica. Baba, stanca di una finzione che si sta rivelando pericolosa, svela loro i trucchi utilizzati da lei e Monica per ingannarli. Ma gli ospiti restano convinti di aver realmente visto e sentito i propri figli defunti. Una volta andati via, Baba scaccia di casa Toby malgrado le suppliche di Monica. Rimasta sola, si interroga su ciò che le sta capitando. Una volta addormentatasi, Toby rientra in casa per rivedere Monica, ma il rumore che produce sveglia Baba che cerca disperatamente di scoprirne la causa. Vedendo muoversi il sipario del teatro delle marionette, dietro cui si è nascosto Toby, Baba afferra una pistola e spara. Toby crolla a terra, mentre Monica, uditi i colpi, corre in aiuto del ragazzo e ne scopre il corpo senza vita.